Qual è il significato di sanificazione? Prima di conoscere le varie tipologie di sanificazione per ambienti, è bene fare un passo indietro e chiarire cosa s’intende quando usiamo il termine “sanificazione”. La sanificazione è definita dalle normative vigenti come il complesso di procedimenti e/o disinfezione e mantenimento della buona qualità dell’aria. È quindi un’operazione mirata a rendere salubri ambienti e superfici tramite l’eliminazione di quegli agenti patogeni e contaminanti, che non riescono a essere rimossi attraverso la pulizia e la detersione ordinarie.
È importante riassumere quali sono i sistemi di sanificazione ambientale più conosciuti in questo articolo, dedicato a tutte quelle figure professionali che si interfacciano quotidianamente con la sanificazione, ambientale o ospedaliera che sia.
I sistemi di sanificazione ambientale più conosciuti
Negli anni sono stati sviluppati più metodi di sanificazione per ambienti, basati su diverse tecnologie, prodotti, principi attivi o modalità di erogazione. Ognuno di questi metodi presenta delle caratteristiche che possono renderlo più o meno adatto all’utilizzo in determinati ambienti o situazioni. Ecco quali sono i sistemi di sanificazione ambientale più conosciuti:
- Nebulizzazione: con questo termine ci si riferisce a quel processo che riduce un liquido in delle gocce di dimensioni estremamente ridotte, che restano così sospese nell’aria. Questo metodo funziona attraverso l’uso di un disinfettante sciolto in acqua e di un dispositivo nebulizzatore spray, che distribuisce la soluzione nell’ambiente e sulle superfici da disinfettare. I dispositivi più diffusi sono i nebulizzatori professionali a pressione e le pompe precompresse ad alta efficienza. Invece, per quanto riguarda gli agenti sanificanti alla base dei prodotti chimici, il più utilizzato è il perossido d’idrogeno.
- Produzione di aerosol ULV (Ultra Low Volume): il disinfettante viene erogato nell’aria e sulle superfici di un ambiente sotto forma di aerosol. L’erogazione del disinfettante avviene tramite dei dispositivi di tipo portatile, solitamente guidati da un operatore o fissati su un carrello per facilitarne lo spostamento. In questa categoria di sistemi di sanificazione rientrano ad esempio i termo-nebulizzatori a caldo, che utilizzano l’energia termo-propulsiva per produrre goccioline finissime, in una dimensione variabile tra 0,5 e 50 μm.
- Generatori di aria fredda: parliamo sempre di device che generano aerosol, ma in questo caso ciò avviene per mezzo di aria compressa o di ultrasuoni. Le goccioline emesse da questi generatori di aerosol hanno un diametro volumetrico medio di circa 30 μm.
- Nebulizzatori ULV (Ultra Low Volume): queste apparecchiature sono in gradi di produrre goccioline di dimensioni ridotte, dal diametro inferiore ai 20 μm, garantendo così una copertura uniforme anche con volumi bassi di soluzione disinfettante. Alcuni modelli di device nebulizzanti ULV permettono la messa a funzione a distanza, in questo modo si può programmare l’avvio del dispositivo e la distribuzione del prodotto disinfettante anche in assenza dell’operatore.
- Irrorazione: questo metodo prevede l’applicazione di un disinfettante precedentemente sciolto in acqua, che viene distribuito in abbondanti quantità sulle superfici da trattare. È il sistema che viene abitualmente utilizzato per la disinfezione delle strade. Le attrezzature impiegate per l’erogazione del liquido sono montate su delle autocisterne o spazzatrici (degli automezzi guidati da un operatore), oppure vengono impiegati degli appositi serbatoi collegati a delle lance manuali, usate direttamente dagli operatori per bagnare le superfici coinvolte nel trattamento.
- Schiumatura: delle apparecchiature idro-pulitrici erogano dei disinfettanti schiumogeni. Questo sistema di sanificazione ambientale è a media pressione e può essere fisso o mobile, completamente automatizzato oppure no, andando incontro a diverse esigenze.
- Generatori di ozono: l’ozono è una molecola composta da tre atomi di ossigeno, caratterizzata da delle proprietà ossidanti nei confronti dei microrganismi come batteri, virus, muffe, spore, ecc. In questo modo i generatori di ozono lo rilasciano sotto forma di gas, che agisce come disinfettante direttamente sul luogo e nel momento dell’utilizzo dell’apparecchiatura. In alternativa, l’ozono può essere disperso in acqua tramite lavaggio.
- Radiazioni ultraviolette: gli apparecchi emettitori di radiazioni UV-C possono avere funzione di pulizia, igienizzazione e disinfezione. La potenza della luce UV-C e il tempo di esposizione delle superfici influiscono sull’esito del trattamento. Infatti, se le superfici vengono esposte a una radiazione UV non abbastanza intensa, la disinfezione potrebbe risultare compromessa e inadeguata.
Vantaggi e svantaggi dei principali sistemi di sanificazione ambientale
Ora che abbiamo visto i sistemi più comuni di sanificazione di ambienti, potrebbe sorgere spontanea la domanda: sono tutti uguali? La risposta è no, questi metodi presentano diversi pro e contro. Ad esempio, i sistemi di sanificazione ambientale basati sulla nebulizzazione di disinfettanti con perossido d’idrogeno si caratterizzano per la velocità d’esecuzione e per il fatto che questo principio attivo non lascia alcun residuo sulle superfici, oltre ad avere un’efficacia comprovata anche contro il Coronavirus, come riportato nelle “Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento” del Rapporto ISS (Istituto Superiore di Sanità) COVID-19 n. 25/2020.
Gli apparecchi generatori di aerosol ULV invece, riescono a trattare superfici molto ampie in tempi relativamente brevi.
Alcuni metodi di sanificazione, se non effettuati da operatori specializzati e seguendo delle precise regole, possono presentare dei rischi. È il caso della sanificazione con ozono, infatti, questa molecola, quando presente in concentrazioni elevate, risulta tossica per gli esseri umani.
I rischi della sanificazione a ozono rendono necessario trattare gli ambienti in assenza di persone e programmare un rientro negli ambienti stessi solo dopo un lasso di tempo stabilito, tale da permettere il decadimento dell’ozono al di sotto di una determinata soglia.
I sistemi di sanificazione per ambienti AMIL Care
AMIL Care guida la cultura della disinfezione offrendo una gamma completa di sistemi di sanificazione per rispondere alle esigenze di diversi settori: medicale e ospedaliero, così come industriale, dei servizi e dell’ospitalità.
Il sistema di sanificazione AMIL Care Medisystem associa una serie di dispositivi micro-nebulizzanti di erogazione automatizzata a prodotti chimici disinfettanti, entrambi sviluppati dall’azienda. I device AMIL Care possono trattare volumi dai 10 ai 10.000 metri cubi, grazie a una fine taratura l’ambienta confinato viene saturato e sanificato con l’erogazione del prodotto chimico in quantità e con cadenza costanti, in base al protocollo assegnato.
Il perossido d’idrogeno, altrimenti noto come acqua ossigenata, è un noto biocida, efficiente nell’eliminare agenti patogeni come batteri, virus, spore e funghi. Inoltre, il perossido d’idrogeno è considerato poco tossico per l’ambiente, degradandosi velocemente in ossigeno e acqua, senza lasciare residui sulle superfici. Per questo AMIL Care ha scelto di sviluppare una grande parte della sua linea di prodotti chimici con il perossido d’idrogeno, presente in varie concentrazioni nelle linee Sanibios, Evolyse e Sterilbios.
Il sistema di sanificazione di ambienti Medisystem è certificato e si avvale di dispositivi brevettati per garantire livelli di disinfezione ottimali. Inoltre, la standardizzazione e automatizzazione del processo escludono la possibilità di errore umano, aumentando così il livello di sicurezza della procedura di sanificazione.